CRISI ECONOMICA
L'Udc di Fasano discute sul tema lavoro e attività produttive
Nel corso di un convegno, i maggiori esponenti locali e non del partito centrista hanno espresso idee e proposte per la risoluzione del problema.
FASANO - <<Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia di non voler lottare per superarla>>. Lo diceva Albert Einstein nel suo trattato sulla crisi, e l'ha ripetuto il capogruppo consiliare dell'Udc, Tonio Zizzi, nel corso di un incontro tenutosi ieri sera (lunedì 1° ottobre) al Laboratorio Urbano dal titolo "Sviluppo delle attività produttive e crescita occupazionale".
Hanno relazionato, assieme a Zizzi, Franco Mastro (Commissario cittadino Udc), Cataldo Natola (consulente del lavoro), Pierpaolo Miglietta (Responsabile della Commissione provinciale lavoro e dei Centri territoriali per l'impiego della Provincia di Brindisi), Giuseppe Salonna (Coordinatore provinciale "Noi Centro"), Peppino Pace (Assessore provinciale alle attività produttive), Ciro Argese (Segretario provinciale Udc), Massimo Ferrarese (Presidente provincia di Brindisi) e Angelo Sanza (Coordinatore regionale Udc).
Linea comune a tutti gli ospiti il concetto che si è trattato del primo passo di un lungo percorso di condivisione con la cittadinanza, e non di un caso isolato. Non è mancata un'ampia nozionistica inerente alla riforma del lavoro attuata dal ministro Fornero e alle nuove opportunità per le aziende disposte ad assumere personale con contratti di apprendistato, fornita da Natola e Miglietta.
Decisamente più pragmatico, invece, l'intervento di Peppino Pace. <<Dall'Osservatorio Provinciale dei dati sul lavoro emergono due aspetti sconcertanti: la sofferenza delle imprese locali e l'elevatissimo tasso di disoccupazione provinciale che si attesta al 28%, a fronte del 15% su scala regionale. La ripresa deve - incalza l'assessore - passare attraverso le aziende. Qui il ruolo, dunque, delle Istituzioni nel fornire alle imprese il massimo aiuto, e della politica nell'andare a sviscerare tutte le possibili soluzioni al fine di produrre disegni di legge da portare in Parlamento che davvero rappresentino le esigenze della gente>>.
Del medesimo avviso il Segretario Argese: <<E' pur vero che il problema della crisi del lavoro non può risolversi da un momento all'altro, ma quantomeno le Istituzioni devono cercare di limitarne l'espansione e i relativi danni>>.
La discussione si è, poi, aperta al tema della soppressione delle province con l'intervento del presidente Ferrarese e del coordinatore Angelo Sanza. <<Presto lascerò la Provincia per una legge balorda che ci ha messi alla porta - ha dichiarato Ferrarese -, ma continuerò a dare il mio contributo affinché il nostro territorio continui a crescere. Vi ricordo soltanto che, nonostante la forte crisi economica e la carenza di fondi da investire, le opere pubbliche che sono state realizzate nel brindisino negli ultimi tre anni non venivano attuate da almeno tre decenni>>.
Forte e provocatorio, invece, l'attacco al governo Berlusconi da parte di Angelo Sanza. <<Se non si fosse scialacquato tanto negli ultimi anni a livello nazionale, probabilmente, oggi, il processo di soppressione delle province sarebbe rimandato alla totale eliminazione degli Enti in oggetto, e non alla loro parziale e immediata riduzione, per tentare di fare cassa in un momento storico che vede l'Italia in ginocchio per colpa della stessa politica>>.
Un dibattito, dunque, molto acceso che ha visto alta l'attenzione del pubblico per tutta la sua durata, con la speranza che - come dichiarato dalla maggior parte dei relatori - si passi dalle parole ai fatti e ci si dia davvero da fare, affinché i danni della crisi economica diventino a Fasano sempre più limitati.
di Claudia Turchiarulo
02/10/2012 alle 00:00:50
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